Giovedì, 9 Dicembre, 2021
Per Eugenio Fusignani, Presidente di AGCI Culturalia ed Editoria: “Dobbiamo sostenere la produzione cinematografica come modello di promozione del territorio e come fonte di lavoro per le nostre imprese e cooperative”
“Si vede al cinema e viene voglia di andarci”. Questo è spesso ciò che spinge migliaia di spettatori a visitare i luoghi resi noti dalle esperte e sapienti regie, fotografie e sceneggiature di film di successo. E’ il caso de “Il Commissario Montalbano” che ogni anno invoglia numerosi turisti a recarsi tra la provincia di Ragusa e Agrigento, per vedere i posti in cui hanno preso vita i personaggi di Andrea Camilleri. Altri ancora hanno visitato gli incantevoli paesaggi lucani dopo aver visto il film di Rocco Papaleo “Basilicata Coast to Coast”. Poi ancora Procida e Salina per il film “Il Postino” con Massimo Troisi, Matera per il film di Mel Gibson “La passione di Cristo”. E la lista sarebbe ancora lunga.
“Il turismo cinematografico – sottolinea Eugenio Fusignani, Presidente di AGCI Culturalia ed Editoria, rappresenta quel mercato caratterizzato da viaggiatori che visitano le location cinematografiche e televisive, in particolare i luoghi delle riprese di un film o di una serie tv.
Alcune delle novità previste dalla legge di Bilancio 2022 per sostenere il settore cultura e, nello specifico, il settore cinematografico, prevedono il potenziamento dei fondi per il cinema e l'audiovisivo, nuove risorse per contrastare lo spopolamento dei borghi e fondi per la tutela del patrimonio culturale. Il fondo previsto dalla Legge Franceschini del 2016 per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo verrà incrementato di ulteriori 110 milioni di euro: l'importo minimo annuale del fondo, nel 2016 era di 400 milioni di euro, partirà ora da 750 milioni.
“Questo progressivo aumento ha inoltre portato alla stabilizzazione della tax credit cinema al 40%” – dichiara il Presidente Fusignani – una misura fiscale estremamente vantaggiosa che sta attraendo in Italia numerose produzioni internazionali. E allora, perché non sviluppare e sostenere progetti per incrementare le nostre produzioni cinematografiche, considerando inoltre la bravura dei nostri registi, sceneggiatori e operatori del settore? L’Italia è caratterizzata da un invidiabile patrimonio turistico e culturale riconosciuto in tutto il mondo. Per le nostre imprese, cooperative di spettacolo e cultura, che hanno subito purtroppo più di tutte una grave crisi a causa della pandemia, la produzione cinematografica potrebbe rappresentare una svolta per creare posti di lavoro, per promuovere e valorizzare i nostri meravigliosi territori, unici, autentici e incrementare il turismo cinematografico. Ispiriamoci al pensiero di Federico Fellini: “Si fanno i film alla stessa maniera in cui si vive un sogno. Col cinema ti esprimi mentre vivi e racconti il viaggio mentre lo fai”.
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